Sentire male ai capelli e dolore alla cute

La sensazione di dolore avvertita sulla superficie del cuoio capelluto e l’irritazione percepita come un fastidio non ben definito alla cute dei capelli, configurano il quadro di un disturbo chiamatotricodinia e condiviso da percentuali significative di popolazione. Il dolore percepito alla radice dei capelli al tatto può essere più o meno intenso, presentarsi a periodi o essere cronico, accompagnarsi a bruciore, formicolio o prurito alla testa, ma non necessariamente, essere spontaneo oppure provocato dal contatto.

Molte persone riferiscono di dolori al cuoio capelluto non ben localizzati che aumentano quando ci si pettina o si accarezzano i capelli. Nelle donne il fenomeno si presenta con più frequenza ma è diffuso anche fra gli uomini. In tutti i casi la dolenzia segnala un problema di salute dei capelli e spesso ne accompagna o precede la caduta.
In medicina la tricodinia è classificata tra le allodinie, vale a dire quei disturbi in cui il dolore cutaneo compare in assenza di fattori esterni ben identificabili oppure è causato da stimoli generalmente innocui.

Sintomi della tricodinia

Chi soffre di tricodinia generalmente sente bruciore alla testa e percepisce una sensazione dicuoio capelluto irritato e dolorante al tatto; il prurito e il bisogno di grattarsi la testa, per un sollievo di breve durata, sono altri sintomi comuni della tricodinia. Come per altri tipi di dolori un ruolo importante sembra giocarlo la diminuzione della soglia di attivazione dei nocicettori, terminazioni nervose con terminali diffusi in tutto il cuoio capelluto (epidermide, derma e ipoderma). Nel caso della tricodinia sono coinvolti anche i nocicettori presenti nel follicolo pilifero e nelle aree di cute adiacenti. Si delinea così un sistema nervoso molto articolato che coinvolge l’apparato pilosebaceo di ogni capello e le sue terminazioni nervose a livello cutaneo.
Ciò che si verifica a livello chimico, secondo la tesi più accreditata, è l’infiammazione della cutecausata da alcuni mediatori chimici tissutali in grado di attivare i nocicettori che, stimolati, liberano il neuropeptide P (da pain = dolore), cioè il neurotrasmettitore del dolore.
Le persone che fanno esperienza di questa infiammazione al cuoio capelluto reagiscono con preoccupazione, soprattutto quando il dolore è accompagnato da caduta dei capelli. In alcuni casi questo fastidio ai capelli provoca la tricotillomania notturna: i soggetti colpiti e inclini a sviluppare questo disturbo cominciano a grattarsi la testa e tirarsi i capelli per provare un po’ di sollievo cutaneo, causando l’alopecia da tricotillomania. Anche per questi motivi, quando compaiono i primi sintomi di cuoio capelluto dolorante, è consigliabile effettuare un check-up dei capelli e intervenire prima che il problema si protragga e si aggravi.

Cause della tricodinia

Se è vero che è stato spiegato il processo chimico che procura l’infiammazione cutanea, non è ancora chiaro cosa innesca questo processo e in che modo i nocicettori vengono chiamati in causa causando i dolori. Capire a cosa è dovuto il dolore ai capelli non è facile. Statisticamente appare evidente una relazione fra componente emozionale e tricodinia. Lo stress e l’ansia sono spesso associati alla comparsa di dolore e prurito alla testa, questi sintomi a loro volta sono spesso concomitanti con l’incremento della perdita dei capelli. Dunque c’è ragione di credere che vi sia una correlazione significativa fra tricodinia e alopecia da stress o psicogena. Presumibilmente lo stress emotivo provoca una reazione biochimica che si scarica a livello follicolare attraverso l’attivazione dei nocicettori.
Un altro fattore rilevante per l’insorgenza del dolore al cuoio capelluto, ma anche del prurito, è la qualità e quantità del sebo. L’ipersecrezione sebacea (produzione di sebo in eccesso), per esempio, può evolvere in dermatite seborroica causando l’irritazione della cute e la sensazione di dolore. Anche la forfora, soprattutto quando associata alla seborrea, diventando forfora grassa, può contribuire a irritare il cuoio capelluto, ostacolando l’attività follicolare.
Altre possibili cause di dolore possono essere la follicolite al cuoio capelluto o l’acne. Si tratta di manifestazioni cutanee che possono essere provocate dalla presenza di alcuni tipi di batteri nel sebo, soprattutto quando questo è in eccesso. In questo caso si tratta di reazioni eritematose estreme che generano dolore e prurito alla cute.
Non bisogna escludere, inoltre, la possibilità che ad essere infiammati siano imuscoli erettori dei capelli costretti per molte ore in posizioni non naturali, come quando ci si lega i capelli troppo stretti o quando si usa un casco o un cappellino che mantiene i capelli in posizione forzata. I muscoli erettori possono infiammarsi insieme ai follicoli piliferi contribuendo all’infiammazione complessiva della cute.
Infine il dolore al cuoio capelluto può essere dovuto a un’infiammazione neuro-muscolare della cute ipersollecitata dal bruxismo, cioè la tendenza a digrignare i denti, specialmente durante il sonno, con la conseguente contrazione della muscolatura temporo-mandibolare che col tempo può coinvolgere la muscolatura cranica causando tricodinia, oltre che cefalee.
In sintesi le principali cause che conducono a un cuoio capelluto dolorante sono:
  • infiammazione da stress o tensioni emozionali;
  • infiammazione da seborrea, forfora o dermatite seborroica;
  • irritazione portata da follicolite, acne o comedoni;
  • infiammazione del muscolo erettore del capello;
  • bruxismo.

Dolore alla cute e diradamento dei capelli

Molte persone che lamentano un dolore piuttosto continuativo al cuoio capelluto sono soggette anche a caduta eccessiva dei capelli. In particolare si riscontra una correlazione importante fratelogen effluvio e tricodinia, ma anche fra l’alopecia seborroica e la sensazione costante di dolore o irritazione al cuoio capelluto.
Quando si comincia a “sentire male ai capelli”, come usano dire molti fra coloro che si presentano ai centri, non bisogna cadere in una sottovalutazione dei sintomi. La comparsa di questo senso di fastidio e dolore alla cute deve essere inteso come un campanello d’allarme che può anticipare ildiradamento precoce dei capelli.
Quando il dolore si accompagna al prurito allora siamo di fronte a un doppio campanello d’allarme poiché il prurito esclude la causa muscolare. In questo caso conviene cercare dei rimedi in tempi rapidi, senza aspettare che la perdita di capelli si presenti in modo evidente dando luogo a una stempiatura o un diradamento generalizzato.

Rimedi contro la tricodinia

Essendo spesso concomitante alla seborrea o associata alla presenza di forfora, la tricodinia va affrontata con trattamenti tricologici finalizzati alla rimozione di queste patologie del cuoio capelluto. È fondamentale intervenire con trattamenti igienici per ripulire la cute dalle impurità e dai batteri che causano l’infiammazione, e quindi il dolore, ma allo stesso tempo bisogna agire conrimedi specifici contro la caduta dei capelli, soprattutto se questa è già in atto.
Trattamenti coadiuvanti di notevole efficacia possono essere utilizzati a seconda delle caratteristiche della cute e in funzione dell’entità del problema in esame:

TRATTAMENTI LASER

I trattamenti laser aumentano la vasodilatazione dei capillari sanguigni che portano il nutrimento ai bulbi dei capelli;

TRATTAMENTI CON RAGGI AD ALTA FREQUENZA

Igienizzano e disinfettano il cuoio capelluto migliorando l’irrorazione sanguigna e stimolando la ricrescita di capelli sani;

MASSAGGI AI CAPELLI

Aiutano i follicoli ad espellere un po’ di sebo accumulatosi e favoriscono il rilassamento della cute e della muscolatura cranica.
Per elaborare la migliore combinazione fra i rimedi a disposizione è necessario procedere con l’esame del capello e l’analisi della cute. L’efficacia dei trattamenti dipenderà molto da una loro modulazione in relazione alle caratteristiche individuali.

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