TEST TRICOLOGICO

I primi segnali che qualcosa sta accadendo ai nostri capelli li abbiamo già un bel po’ di tempo prima che l’inevitabile accada. Tuttavia, spesso, si cerca di affrontare il problema pensando che sia solo un sintomo passeggero, un momento – magari di stress – che passerà e la nostra chioma sarà salva

L'avanguardia nel trattamento dolce delle lassità cutanee

HIFU -Nessuna anestesia, non cicatrici, no a settimane di lividi e sensazioni strane sulla pelle, nessun dolore post chirurgico, nessuna rinuncia a sole ed abbronzatura, nessun impegno sociale disdetto o rimandato. Poche ore dedicate al trattamento ed un po' di pazienza in cambio di una pelle più tonica, compatta e di un aspetto più giovanile.

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Check-up cutaneo

Permette di rilevare le specifiche necessità della cute e di costruire un percorso di miglioramento della stessa assolutamente personalizzato.Il medico estetico inoltre, sulla base dei dati rilevati, può formulare creme e detergenti personalizzati solo per la cute del paziente.

LLLT LASER TERAPIA CAPELLI

La laserterapia permette di normalizzare le principali anomalie del cuoio capelluto andando a stimolare la microcircolazione sanguigna che porta il nutrimento ai capelli. In particolare, il laser agisce sui bulbi piliferi, stimolando il metabolismo dei follicoli, rallentando la perdita di capelli e accelerandone la ricrescita..

venerdì 13 maggio 2016

TUTTO SULLE RUGHE DEL VISO

Varie tipologie di rughe del viso

Le rughe possono essere di varie tipologie, le più famose sono le notissime rughe a zampe di gallina e le rughe d’espressione, le prime sono le classiche righe che si formano agli angoli esterni degli occhi, mentre le rughe d’espressione sono le rughe verticali che si formano sopra l’arco delle sopracciglia.

Cosa sono e come si formano le rughe del viso?

Le rughe del viso a livello medico vengono distinte in rughe glifiche, grinze, lineari e naso-geniene. Le glifiche sono veri e propri solchi della cute, le grinze sono delle rughe formate in modo temporaneo (ad esempio i segni lasciati dal cuscino quando si dorme), le lineari sono rughe derivanti dalle espressioni del viso (le classiche rughe d’espressione) e sono concentrate soprattutto sui lati dell’occhio, labbra e fronte, infine quelle naso-geniene sono delle rughe profonde che si formano ai lati del naso e della bocca.

Cosa fare contro le rughe del viso?

Le rughe del viso possono essere trattate in modo diverso da creme per la pelle del viso a interventi chirurgici quali ad esempio il lifting.

Rughe del viso: le cause

La formazione delle rughe possono essere di svariate cause e le principali sono:
  • età ed invecchiamento cutaneo
  • sole
  • fumare
  • espressioni del viso
  • fattore genetico
  • stress

Rughe del viso e l’età

La prima causa ufficiale e certa della formazione delle rughe è l’età, o meglio l’avanzare dell’età e l’inevitabile invecchiamento cutaneo, che di conseguenza presenta la pelle via via meno idratata ed elastica facilitando la formazione appunto delle rughe. Già verso i 30 anni la pelle tende a rilassarsi e potrebbero formarsi anche le prime rughe ai lati della bocca, sulla fronte e sotto le palpebre. Ecco perché è consigliato cominciare presto ad usare delle creme idratanti che mantengano più a lungo la pelle elastica e luminosa.

Rughe del viso e sole e lampade abbronzanti

La luce solare è spesso accusata della formazione delle rughe, ma in realtà il problema sono i radicali liberi prodotti durante l'esposizione ai raggi UV.  Attenzione anche ai raggi solari artificiale, cioè lettini abbronzanti etc che sfruttano delle lampade a raggi ultravioletti che possono favorire la formazione delle rughe. Per cui: va bene abbronzati tutto l’anno ma con moderazione e soprattutto protezione! Usare le creme o le lozioni ad hoc per il tipo di pelle di ognuno è la scelta migliore per evitare un invecchiamento precoce cutaneo e per mantenere la pelle sana e protetta dai raggi ultravioletti. Pensateci.

Rughe del viso e fumo di sigaretta

Il fumo di sigaretta contiene radicali liberi ed è per questo che il fumo provoca anche il cancro ai polmoni. Smettere di fumare aiuta a limitare l’invecchiamento cutaneo e pertanto anche della formazione delle rughe in generale.

Rughe del viso ed abituali espressioni del viso

Avete mai sentito parlare delle rughe di espressione? Sono quelle rughe che si formano proprio dopo abituali espressioni che si possono intrattenere sul viso come ad esempio strizzare spesso gli occhi per proteggersi dalla luce o per colpa della miopia, ravvicinare le sopracciglia al naso quando si è concentrati a pensare etc. Tutte queste abitudini diventano movimenti talmente automatici e spesso istintivi e ricorrenti che non ci si accorge nemmeno, ma le persone che hanno questi piccoli vezzi hanno quasi sempre delle rughe sul viso più accentuate. Queste sono le rughe di espressione.

Rughe del viso ed infiammazione cronica

L'infiammazione cronica è una causa di invecchiamento cellulare ed è anche una delle cause dei segni visibili dell'età. I danni derivati dai radicali liberi possono causare l'infiammazione, che può diventare cronica, pertanto possiamo affermare che danni dei radicali liberi e l'infiammazione cronica sono correlate.

Rughe del viso: quando centra la genetica

In realtà il fattore genetico correlato alle rughe è minore e la maggior parte delle rughe, tuttavia, può essere evitata con le soluzioni giuste.

Pelle secca e rughe del viso

La pelle secca può comportare, oltre al problema della pelle non idratata correttamente, anche delle rughe del viso, pertanto chi è predisposto ad avere la pelle secca del viso deve fare attenzione a scegliere i prodotti giusti per riportare la pelle al giusto grado di ph e umidità, pertanto di idratazione.

Rughe del viso rimedi

Le rughe del viso non devono essere un problema insormontabile ed avere una pelle bella si può anche solo con piccoli accorgimenti. Ad esempio massaggiare il viso, una volta al giorno, con sollevamenti della cute e leggere pressioni può aiutare ad attenuare le rughe tenendo presente che i movimenti del massaggio devono essere delicati, circolari, partendo dai lati del naso, a raggiera, verso l'esterno.

Altri piccoli rimedi anti-rughe :

  • Utilizzare detergenti poco schiumogeni, per non alterare il film idrolipidico e non ridurre l'effetto barriera.
  • Ogni sera, dopo la detersione quotidiana, passare un cubetto di ghiaccio su viso e collo per circa un minuto. La vasocostrizione prodotta dal freddo e la successiva vasodilatazione reattiva favoriranno l'ossigenazione ed il metabolismo cellulare aiutando a dare una sferzata di luminosità alla pelle.
  • Evitare prolungate esposizioni a fonti di calore, perché la vasodilatazione eccessiva e prolungata indebolisce i vasi sanguigni e compromette nutrimento e l'ossigenazione dei tessuti.
  • Evitare l'abuso di alcol e cibi piccanti, responsabili di un'eccessiva vasodilatazione, e il fumo, che irrigidisce i vasi sanguigni.
  • Proteggersi dai raggi ultravioletti (i cosiddetti UVA) con le creme specifiche durante tutto l'anno. Queste radiazioni attraversano nuvole e vetri e penetrano in profondità nel derma, distruggendo collagene ed elastina e contribuendo così al rilasciamento dei tessuti.
  • Non dormire sempre sullo stesso lato, in quanto porta alla formazione di rughe asimmetriche e in maggiore quantità nelle zone più lungamente compresse.

Rughe del viso e trattamenti laser

Oggigiorno le tecniche per eliminare le rughe del viso e del collo sono svariate, tra cui ritroviamo i trattamenti laser che regalano un vero e proprio lifting alla pelle attraverso gli effetti di laserlift che possono essere effettuati tramite Laser CO2 (il laser ha una sorgente gassosa ad anidride carbonica) o Laser Erbium (viene emessa una radiazione con elevata capacità di assorbimento nell’acqua).
Entrambe le tecniche laser cancellano le rughe d’espressione e le rughe a zampa di gallina, le cicatrici da acne e le macchie lasciate sempre dall’acne.
Il laser vaporizza in modo omogeneo gli strati dell’epidermide e permette anche di far eseguire al medico una dermoabrasione selettiva e precisa che si può effettuare anche sulle pelli più sensibili.

Rughe del viso e trattamenti

Trattare le rughe significa principalmente iniziare a rallentare la formazione delle rughe, intervenendo ad esempio con l’utilizzo di prodotti specifici antirughe che aiutano a contrastare la progressiva perdita di collagene e pertanto di elasticità della pelle. Il trattamento deve comprendere anche di seguire uno stile di vita sano che associ dieta e sport, evitare di fumare, evitare lo stress e non esporsi eccessivamente ai raggi solari.
I trattamenti per le rughe del viso non comprendono solo i trattamenti laser, ma anche l'uso di acido ialuronico e botulino.

Rughe del viso e acido ialuronico

L’acido ialuronico è un valido aiuto per trattare le rughe del viso che si formano particolarmente nella zona inferiore del viso. Può essere usato sia tramite iniezione sia come cosmetico quando ne è l’ingrediente leader e l’effetto dell’acido ialuronico è di riempire in modo immediato le rughe.
Le infiltrazioni di acido ialuronico sono utilizzate proprio per creare il volume perso con l’età che ha comportato una sorta di svuotamento e di lievi depressioni cutanee, inoltre risulta essere un ottimo trattamento per quanto riguarda le rughe periorali, quelle naso-geniene e le rughe a zampe di gallina.
L’effetto di riempimento dell’acido ialuronico è soggettivo ma in linea di massima dopo 3 mesi serve fare un trattamento di ritocco e gli effetti finiscono dopo circa 8 mesi con prezzi che variano da 150 a 400 euro a seduta.

Rughe del viso e botulino

Il botulino è usato in chirurgia estetica in quanto viene sfruttata la proprietà di questa tossina derivante dal batterio del Clostridium Botulinum che blocca l’impulso nervoso, pertanto è ampiamente usato per eliminare le rughe a zampa di gallina e le rughe di espressione.
Il botox viene trattato a livello ambulatoriale, senza ricovero né anestesia, e viene iniettato da un medico esperto in moderate quantità all’interno dei muscoli interessati.
I risultati sono soggettivi anche con il botulino ma solitamente durano per 4 o 5 mesi prima di scomparire con un costo a seduta che può oscillare tra 150 e 500 euro.

Considerazione finale sulle rughe del viso

Oltre ai trattamenti sovra menzionati esistono in commercio molti cosmetici che possono aiutare a contrastare le rughe del viso come ad esempio creme a base di retinolo (vitamina A) che è un valido esempio di efficacia antirughe e che può essere assunto anche sotto forma alimentare mangiando alimenti ricchi di vitamina A che sono ad esempio: latte, uova, pomodori, zucca, albicocca, melone, mango, spinaci, patate dolci, carote, olio di fegato di merluzzo etc.

domenica 8 maggio 2016

LOZIONE ANTICADUTA

La sua formulazione ha duplice azione: AZIONE ANTI-AGE, svolta da un nuovo ritrovatoTrichogen un complesso di vitamine e amminoacidi ad azione urto che nutrono il bulbo pilifero donando una maggiore resistenza al capello migliorandone l'ossigenazione (+74%) e preservando dal danneggiamento ossidativo. È supportato, inoltre, dall'estratto di vite, un concentrato antinvecchiamento che protegge il capello dai danneggiamenti provocati dagli agenti esterni. AZIONE ANTI-CADUTA, svolta da principi attivi collaudati come; Taurina, un' ammina dalle proprietà stabilizzanti della membrana cellulare e rigeneranti della fibra capillare.Caffeina, dalle straordinarie capacità di stimolare il metabolismo del bulbo pilifero 1. Blocking the formation of Dihydrotestosterone (DHT): DHT is hormone that weakens hair follicles. Once DHT levels in the scalp are decreased, the cycle of hair loss experienced by dormant follicles is corrected allowing new hair re-growth to resume. 2. Eliminating clogged hair follicles by dissolving dead skin cells, solidified scalp oil (sebum), and shampoo residues that can contribute to premature hair loss. Dead skin cells and sebum oil are one of the main reasons of hair loss as they are food of bacteria which destroys hair roots. Eliminating clogged hair follicles, dormant follicles can begin producing healthy hair once again. 3. Increasing blood flow to the scalp and hair roots to stimulate and strengthen hair roots for healthy new hair. 4. Nourishing and Stimulating Hair Follicles: Saturates your follicles with the nutrition you need to promote hair growth. Restoring moisture balance to the hair and scalp, and protecting hair from further damage. The product also helps to treat dandruff and conditions broken and damaged hair It can be used to treat damaged hair caused by braiding, thinning hair or natural balding. Extra Mild Herbal Therapy Shampoo Combines 8 Natural Herbs photo Cheveox Remedy Shampoo ingredients1 thaidee_zpsdgkcoxjd.jpg Panax Ginseng Root Extract Reinforcing hair roots Terpenidol glycisides or ginsenoside which contained in ginseng can be used as a root bootsters hair, because the function of the terpenidol glycisides or ginsenoside is the giver of extra nutrients, so the hair roots become stronger. Prevent dandruff Saponin content of which is an anti-bacterial compound in ginseng can be used for preventing excessive dandruff caused by bacterial activity. So that the scalp can be clean and free from dandruff. Prevent hair loss Strengthening the hair roots also indirectly prevent hair loss caused by hair roots less get optimal nutrition. And this case ginseng is able to optimize the absorption of the nutrients needed by the hair. Protect hair Cellulose contained in ginseng, is strengthening the surface layer of hair, also can be used to protect hair from the sun that can damage the hair. Prevent gray hair Contains oil and phytosterols in ginseng can be used to ward off free radicals that can cause hair to become shorter life, so that the onset of gray hair on the hair can be prevented. Polygonum Multiflorum Extract (He shou wu or foti) Fo-Ti or He-Shou-Wu (Polygonum Multiflorum) has been used by Chinese practitioners for hundreds of years for thinning hair and baldness. It raises the level of Superoxide Dismutase (SOD) that breaks down and clears out excessive hydrogen peroxide which cause hair colour to lighten. It also normalise production of sebum oil on scalp and has great effect in alleviating dandruff problem. In addition, the herb is said to reverse graying of the hair. It is capable of promoting the growth of terminal hair and restore hair color. The scalp and hair follicles are stronger which encourages healthy hair regrowth. Glycine Soja Seed Extract Soya bean contains lenuleic acids which will benefit the hairs for stimulating hair growth, increasing hair density, reducing hair loss and recovering a healthy and strong appearance. Ligustrum Lucidum Seed Extract Nu Zhen Zi (Ligustrum Lucidum) is considered a Yin kidney and liver tonic. In China, it is used to improve circulation to the scalp, help with hair restoration and prevent hair loss. Angelica Polymorpha Sinensis Root Extract This precious herb is used for many causes, and one of its many uses is to prevent hair loss. Angelica sinensis contains phytoestrogens which inhibit the formation of DHT, a major cause of hair loss. Therefore angelica sinensis is very effective in reducing hair loss and stimulate hair regrowth. Chrysanthemum indicum Extract Helps reduce hair loss and prematurely grey hair. Sapindus rarak (Soap Nut) Soap Nuts are used in Ayurvedic medicine and have been used for centuries to help against hair loss and dandruff. Soap Nuts are a gentle and effective chemical-free cleanser, and as a liquid, can be used as a purifying shampoo. Bergamot It has stimulating properties that help in enhancing blood circulation. As a stimulant, it helps in promoting hair growth. Bergamot oil has anti-microbial properties that help keep scalp infections away. Pack size Remedy Shampoo: 250ml/8.8 fl.oz/bottle. Ingredients: Aqua, Disodium laureth sulfosuccinate, Potussium cocoyl glycinate, Sodium Coco Sulfate, Cocamide DEA, Cocamidopropyl Betain, Gycerine, Vitamin B5, Soap Nut Extract, Bergamot Extract, Panax Ginseng Root Extract, Glycine Soja (Soybean) Seed Extract, Polygonum Multiflorum Extract, Ligustrum Lucidum Seed Extract, Angelica Polymorpha Sinenses Root Extract, Chrysanthemum Indicum Extract, Hydroxyethylcellulose, 2-sodium EDTA, DMDM Hydantoin, Fragrance.

sabato 7 maggio 2016

CHELOIDE

Proliferazione abnorme del tessuto fibroblastico che origina in un'area precedentemente lesa o, in alcuni casi, spontaneamente.
I cheloidi sono più frequenti nella razza nera. Essi insorgono più frequentemente nella parte superiore del dorso e del torace e sulle aree deltoidee, dove possono essere la conseguenza di un'acne grave. I cheloidi sono lucenti, lisci, duri, spesso cupoliformi e di colorito roseo. Un corticosteroide (p. es., triamcinolone acetonide fino a 40 mg/ml [max 10 mg/lesione]) iniettato mensilmente alla base della lesione (per mezzo di una siringa Luer-Lok o altri sistemi di infiltrazione) può spianare il cheloide, anche se spesso risulta inefficace. L'escissione chirurgica o con il laser, seguita dall'infiltrazione intralesionale con corticosteroidi, rappresenta un tentativo per prevenire la recidiva. Una medicazione con gel silastico costituisce un'ulteriore opzione terapeutica.


CHERATOACANTOMA

L'esordio è rapido e solitamente entro 1 o 2 mesi la lesione raggiunge le sue massime dimensioni, che possono anche superare i 5 cm. Sedi frequenti sono le aree fotoesposte, il volto, l'avambraccio e il dorso della mano. Solitamente, entro pochi mesi si assiste a un'involuzione spontanea. Talvolta questa lesione è di difficile differenziazione clinica e istologica dal carcinoma a cellule squamose. Se esiste qualche dubbio circa la diagnosi, va effettuata o una biopsia escissionale oppure una biopsia a tutto spessore della lesione. L'involuzione spontanea può residuare in cicatrici; l'intervento chirurgico o le infiltrazioni intralesionali con fluorouracile o corticosteroidi, in genere, portano a un migliore risultato estetico e inoltre l'escissione permette la conferma istologica della diagnos

DERMATOFIBROMA

Lesione papulo-nodulare di piccole dimensioni, di consistenza solida e di colorito dal rosso al bruno, formata da tessuto fibroblastico e di solito localizzata all'estremità distale degli arti inferiori.

I dermatofibromi sono lesioni abbastanza frequenti, ma tuttora la loro origine è sconosciuta. Solitamente sono solitari e asintomatici, ma possono essere multipli e causare intenso prurito. Comunque, la terapia (escissione chirurgica in anestesia locale) non è necessaria.

CHERATOSI SEBORROICHE

Lesioni epiteliali superficiali iperpigmentate, solitamente verrucose, ma talvolta simili a papule lisce.

L'origine è sconosciuta. Compare solitamente in pazienti di media età o negli anziani ed è molto frequente al tronco e in sede temporale; nella razza nera, specialmente se di sesso femminile, piccole cheratosi si localizzano frequentemente nella regione malare del volto (dermatosis papulosa nigra). Le verruche seborroiche crescono lentamente e hanno dimensioni variabili. Possono essere rotondeggianti od ovalari e di color carneo, bruno o nerastro; abitualmente sembrano "incollate sulla cute" e presentano una superficie cerea, verrucosa, vellutata, squamosa o crostosa. Non si tratta di una lesione precancerosa e non necessita di alcuna terapia, tranne nei casi complicati da prurito, da irritazione o esteticamente fastidiosi. Le lesioni possono essere rimosse, lasciando piccole cicatrici o non lasciandone affatto, per mezzo di un "curettage", previa iniezione locale di lidocaina, oppure con crioterapia ad azoto liquido o neve CO2 carbonica.

GRANULOMA PIOGENICO




(Granuloma teleangectasico)
Nodulo vascolare di colore scarlatto, bruno o blu scuro, composto da una proliferazione di capillari in uno stroma edematoso.
Il termine "granuloma piogenico" è improprio: difatti la lesione non è di origine batterica e non è costituita da un vero granuloma, ma piuttosto da tessuto di granulazione. Lo sviluppo è piuttosto rapido, spesso in corrispondenza di un trauma recente e probabilmente rappresenta una risposta vascolare e fibrosa al trauma stesso. Non esiste una predilezione di sesso, né di età. L'epidermide sovrastante è sottile e la lesione tende a essere friabile, sanguina facilmente e non impallidisce alla pressione. La base può essere peduncolata e circondata da un collaretto di epidermide. A volte le lesioni sono simili ai melanomi o ad altri tumori maligni e quindi ne devono essere accuratamente differenziate. Nel corso della gravidanza, i granulomi piogenici tendono a diventare più grandi ed esuberanti, p. es., tumori gengivali in gravidanza o epulide teleangectasica. La terapia consiste nella rimozione tramite escissione chirurgica o curettage ed elettrocoagulazione, anche se spesso le lesioni recidivano.





ANGIOMI


Lesioni vascolari circoscritte che interessano la cute e i tessuti sottocutanei, raramente il SNC, dovute a un'iperplasia dei vasi ematici e linfatici.
Gli angiomi comprendono i nevi vascolari, gli emangiomi e i linfangiomi.
NEVO FLAMMEO
(Macchia vino-porto)
Lesione piana, di colorito rosa o rosso, talora purpureo, presente fin dalla nascita.
I nevi flammei rappresentano un'ectasia vascolare e sono comunemente localizzati alla nuca e al cuoio capelluto. Il nevo flammeo dell'area trigeminale può essere un componente della sindrome di Sturge-Weber. La lesione abitualmente non tende a schiarire, sebbene piccole chiazze maculari rosse del naso e delle palpebre possano scomparire in pochi mesi.
Il trattamento con i dye laser a tonalità pulsata offre in molti casi risultati eccellenti. La lesione può venire nascosta con una crema cosmetica opacizzante e coprente, in grado di simulare il colore della cute del paziente.
EMANGIOMA CAPILLARE
(Macchia a fragola)
Lesione vascolare, rilevata, di colorito rosso vivo, composta da proliferazioni di cellule endoteliali.
Un'emangioma capillare è abbastanza comune, insorge subito dopo la nascita e tende lentamente ad accrescersi durante i primi mesi di vita. Solitamente, circa il 50-95% dei casi va incontro a involuzione spontanea entro 5-9 anni; la regressione normalmente è completa, ma a volte residuano una pigmentazione brunastra, cicatrici o rughe. Il trattamento è controverso: molti medici preferiscono trattare gli emangiomi capillari agli esordi per prevenire il successivo ingrandimento della lesione; altri ritengono che la terapia non sia indicata fino a quando la lesione non presenti problemi estetici o sia localizzata in prossimità dell'occhio o di un orifizio corporeo (p. es., uretra, ano), interferendo con la normale funzione di tali strutture. Quando il trattamento è necessario, va somministrato il più presto possibile prednisone per via orale, da 1 a 3 mg/kg bid o tid, per almeno ³  2 sett. Se inizia la risoluzione, il prednisone va gradatamente ridotto; se ciò non avviene, il farmaco va sospeso.
Al trattamento possono succedere complicanze come ulcerazioni post-traumatiche o ipertrofia localizzata del tessuto da un persistente angioma del SNC v. Malformazioni arterovenose in Alterazioni vascolari , del viso o di un'estremità. A meno che non si verifichino complicanze potenzialmente letali o tali da indurre una compromissione degli organi vitali, l'escissione chirurgica o altre procedure demolitive vanno evitate, in quanto determinano frequentemente la formazione di cicatrici più importanti di quanto non avvenga con la spontanea involuzione della lesione.
EMANGIOMA CAVERNOSO
Lesione vascolare, rilevata, di colore rosso-purpureo, costituita da vasti laghi vascolari.
I vasi sanguigni e frequentemente i linfatici spesso sono maturi, nel qual caso la lesione può contenere numerosi shunt arterovenosi e malformazioni vascolari. Esso tende raramente alla risoluzione spontanea. Un'involuzione parziale può far seguito a un'ulcerazione, a un trauma o a un'emorragia. La terapia dipende dal tipo della lesione. Occasionalmente, nei bambini, il prednisone per via orale (come per l'emangioma capillare) induce una risoluzione spontanea. Inoltre, va presa in considerazione l'escissione chirurgica, specialmente se l'emangioma causa un aumento della crescita di un arto. I piccoli noduli superficiali possono essere escissi singolarmente o distrutti con l'elettrocoagulazione.
SPIDER ANGIOMA
(Angioma stellare)
Lesione vascolare, di color rosso vivo, debolmente pulsante, consistente in un'arteriola centrale con sottili proiezioni simili alle zampe di un ragno.
Gli angiomi stellari non sono congeniti. Una o più lesioni possono essere presenti in bambini o in adulti, senza essere correlate ad alcuna patologia internistica. La maggior parte dei pazienti con cirrosi epatica sviluppa molti spider nevi che possono anche divenire di considerevoli dimensioni. Molte donne sviluppano le lesioni durante la gravidanza o in corso di assunzione di contraccettivi orali. Le lesioni sono asintomatiche e solitamente risolvono spontaneamente, circa 6-9 mesi dopo il parto o dopo l'interruzione dei contraccettivi. La compressione esercitata sul vaso centrale produce una temporanea scomparsa della lesione.
Il trattamento solitamente non è necessario. Se le lesioni non si risolvono spontaneamente o se la terapia è necessaria per ragioni estetiche, l'arteriola centrale può essere distrutta con terapia al laser, che determina un risultato cosmetico superiore comparato all'elettrocoagulazione, se pur con un ago sottile.
LINFANGIOMA
Lesioni rilevate, formate da dilatazioni cistiche dei vasi linfatici; sono solitamente di colorito bruno giallastro ma occasionalmente rossastre o violacee, se nel loro contesto vengono inglobati vasi ematici.
Comunque, la puntura della lesione dà esito a liquido incolore. Sebbene una terapia non sia generalmente necessaria, il linfangioma può essere rimosso con un'escissione profonda. Questo atto chirurgico richiede la rimozione di gran parte del derma e di tessuto sottocutaneo, in quanto il linfangioma cresce in profondità al di sotto della superficie. Sono comuni le recidive anche dopo l'intervento chirurgico.

LIPOMI



Noduli sottocutanei soffici e mobili ricoperti da cute normale.
I pazienti possono presentare lesioni singole o multiple. I lipomi si verificano più frequentemente nel sesso femminile che in quello maschile e compaiono più comunemente a livello del tronco, della nuca e degli avambracci. Raramente sono sintomatici, ma a volte possono causare dolore. Solitamente la diagnosi è clinica, ma se la lesione presenta una crescita rapida è consigliabile effettuare una biopsia, sebbene raramente i lipomi subiscano trasformazione maligna. Normalmente il trattamento non è necessario, ma le lesioni fastidiose possono essere escisse chirurgicamente o essere rimosse mediante liposuzione.

FIBROMI PENDULI



Lesione comune, peduncolata, molle, di piccole dimensioni, di colorito carneo o iperpigmentato, abitualmente multipla, spesso localizzata al collo e alle regioni ascellari e inguinali.
I fibromi penduli sono solitamente asintomatici ma possono essere irritanti. I fibromi che vanno incontro a irritazione sono antiestetici e possono essere rimossi con il congelamento con azoto liquido, elettrofolgorazione o escissione con bisturi o forbici.

NEVI

Quasi tutti gli individui presentano lesioni neviche che compaiono generalmente durante l'infanzia o l'adolescenza. I nevi possono essere sia grandi che piccoli; dal color carneo al giallo bruno, al nero; piani o rilevati; a superficie liscia, coperti da peli o verrucosi; sessili o peduncolati (per la classificazione, v. Tab. 125-1). Durante la gravidanza e l'adolescenza, frequentemente compaiono altri nevi e quelli già esistenti possono aumentare di volume e diventare più scuri.
Sebbene sia improbabile che il nevo diventi maligno, circa il 40-50% dei melanomi maligni   origina dai melanociti dei nevi.
Terapia
Poiché i nevi sono molto frequenti e i melanomi sono rari, è del tutto ingiustificato rimuoverli a scopo profilattico. Comunque, nel caso in cui si verifichi uno sviluppo improvviso, si consiglia l'escissione chirurgica del nevo e il successivo esame istologico (specialmente se esso presenta bordi irregolari); l'asportazione è consigliabile anche nei casi in cui la lesione diventa più scura o si infiamma, se mostra cambiamenti di colore irregolari, se comincia a sanguinare, a ulcerarsi o se diventa pruriginosa o dolente. Se il nevo è troppo grande per una semplice escissione, va effettuata una biopsia abbastanza profonda per poter fare un'accurata diagnosi microscopica. Questo esame va effettuato prima di procedere a un'ampia asportazione, per evitare errate diagnosi cliniche di melanoma. La semplice escissione o la biopsia non aumentano la probabilità di metastatizzazione se la lesione si dimostra maligna, ma evitano una chirurgia demolitiva nel caso di lesione benigna.

I nevi possono essere rimossi per motivi estetici senza timore di una successiva trasformazione maligna, comunque è sempre opportuno che tutti i nevi rimossi vengano esaminati istologicamente. I nevi pelosi vanno escissi in maniera adeguata, piuttosto che essere rimossi con una biopsia mediante "shaving", altrimenti, si avrà sicuramente una ricrescita dei peli.

MILIARIA

La miliaria è generalmente presente nelle regioni caldo-umide, ma può insorgere anche in clima freddo in un paziente vestito in modo troppo pesante. Lo strato corneo dell'epidermide diviene edematoso, ostruendo i dotti delle ghiandole sudoripare eccrine. Il sudore raggiunge la superficie cutanea e resta intrappolato nell'epidermide o nel derma, causando irritazione (formicolio) e spesso un grave prurito. La comparsa delle lesioni dipende dalla profondità dell'ostruzione. Nella miliaria cristallina, l'ostruzione dei dotti si localizza nell'epidermide più superficiale e le tipiche lesioni puntiformi si manifestano come tese vescicole prive di infiammazione. Nella miliaria rubra, l'ostruzione e l'infiammazione si localizzano nell'epidermide profonda e le lesioni sono rossastre. Nella miliaria profonda, l'ostruzione duttale avviene all'ingresso dei dotti nel derma papillare; è la forma più profonda e più grave di miliaria. La miliaria profonda si manifesta con grandi papule, a localizzazione profonda, spesso dolenti. Vengono favorite le pieghe cutanee.
Terapia
Il trattamento è sintomatico (raffreddare e asciugare le zone coinvolte) e profilattico (evitare le condizioni che favoriscono la sudorazione). L'aria condizionata crea una condizione ambientale ideale. Le lozioni steroidee, talvolta con aggiunta di mentolo allo 0,25%, sono impiegate spesso; tuttavia, la terapia topica è poco efficace rispetto al cambio di ambiente e l'uso di indumenti leggeri.

IPERIDROSI

L'iperidrosi può favorire l'insorgenza di svariate dermatosi (infezioni fungine o da piogeni; dermatiti da contatto). Nel corso di reazioni febbrili è spesso presente una iperidrosi generalizzata. Una endocrinopatia (p. es., ipertiroidismo) o, occasionalmente, un'affezione del SNC possono causare una iperidrosi. Generalmente si localizza in individui sani e può essere confinata nell'area palmo-plantare, regione ascellare o inguinale o inframammaria. Le iperidrosi palmo-plantari eccessive possono avere un'origine psicogena.
Nell'iperidrosi, la cute delle parti colpite appare spesso di colore roseo o bianco-bluastro. Nei casi più gravi, la cute, in particolare quella dei piedi, appare macerata, fissurata e desquamante.
La bromidrosi è una patologia caratterizzata dal cattivo odore della cute, dovuta a processi di decomposizione organica del sudore e dei detriti cellulari ad opera di batteri e lieviti.
Terapia
Nell'iperidrosi generalizzata, occorre trattare la concomitante patologia sistemica, in quanto la iperidrosi stessa può essere refrattaria. I farmaci sistemici anticolinergici hanno solo effetto temporaneo e i loro effetti collaterali (p. es., secchezza della bocca, visione sfocata, difficoltà alla minzione) sono problematici.
Nelle forme localizzate, solitamente è efficace la soluzione al 20-25% di cloruro di alluminio esaidrato in alcol etilico assoluto, applicata sulle ascelle asciutte, sulle regioni palmari o plantari al momento di coricarsi e ben ricoperta con una sottile pellicola di polietilene. Al mattino, si rimuove la pellicola di polietilene e la zona viene abbondantemente lavata. Due applicazioni solitamente proteggono l'area per 1 sett. Se la medicazione occlusiva di cloruro di alluminio si rivela irritante, si può tentare il trattamento senza di essa. Questa soluzione non va applicata su cute infiammata, lesa, umida o rasata di recente. Al contrario, in alcuni pazienti può rivelarsi efficace la iontoforesi con acqua. Può dare buoni risultati anche una soluzione acquosa di metanamina (disponibile in alcuni stati) al 5%. Soluzioni topiche contenenti glutaraldeide o formaldeide sono efficaci ma risultano irritanti. Se il trattamento con cloruro di alluminio fallisce, una grave iperidrosi ascellare può essere migliorata con l'escissione chirurgica delle ghiandole sudoripare presenti nella volta del cavo ascellare.
La bromidrosi si risolve spesso con un'accurata pulizia: sono generalmente efficaci i bagni giornalieri con un sapone liquido contenente clorexidina e l'applicazione di preparati (presenti nelle comuni creme antiperspiranti) a base di cloruri di alluminio. Tuttavia, può rendersi necessaria l'associazione di creme o lozioni topiche antibatteriche (p. es., clindamicina, eritromicina), e può anche rendersi necessaria una tricotomia ascellare.