Eziologia
Il prurito è un sintomo e non una malattia. Può accompagnare una patologia cutanea primitiva oppure un'affezione sistemica. Le dermatosi che causano prurito intenso e lesioni cutanee, includono la scabbia, la pediculosi, le punture d'insetto, l'orticaria, la dermatite atopica, la dermatite da contatto, il lichen ruber planus, la miliaria e la dermatite erpetiforme. La cute secca (specialmente negli anziani) è spesso causa di prurito intenso e generalizzato.
Le malattie sistemiche che determinano un prurito generalizzato, solitamente senza alcuna lesione cutanea manifesta sono: l'ostruzione delle vie biliari, l'uremia (frequentemente associata a iperparatiroidismo), i linfomi, le leucemie e la policitemia rubra vera. Il prurito può manifestarsi anche durante gli ultimi mesi di gravidanza. Sono stati individuati molti farmaci (specialmente barbiturici e salicilati) in grado di determinare prurito. Al contrario, sono ancora poco note le associazioni del prurito generalizzato con l'ipertiroidismo, il diabete mellito e vari tipi di tumori viscerali. Il prurito ha raramente un'origine esclusivamente psicogena.
Sintomi e segni
Il grattamento persistente può provocare eritema, papule orticarioidi lineari, escoriazioni di precedenti papule, fissurazioni e croste sierose indovate lungo le linee di sfregamento, che possono nascondere la patologia sottostante. La lichenificazione e la pigmentazione cutanea possono derivare dallo sfregamento e dal grattamento prolungati. Talvolta, i pazienti con prurito intenso generalizzato mostrano modesti segni cutanei di escoriazione o sfregamento.
Terapia
È necessario individuare l'origine del prurito generalizzato e correggerla. In assenza di affezioni cutanee apparenti, si deve ricercare la causa in una reazione allergica da farmaci oppure in un'affezione sistemica.
Se possibile, occorre sospendere tutti i medicamenti in atto o sostituirli con altri farmaci chimicamente differenti. Gli indumenti irritanti (p. es., quelli di lana) o stretti vanno evitati. Il bagno deve essere veloce, per non aggravare un prurito generalizzato, specialmente nei pazienti con cute secca; deve essere inoltre utilizzata acqua tiepida (non calda). I preparati emollienti (p. es., la vaselina o altri prodotti a base oleosa) sono buoni idratanti da applicare dopo il bagno mentre la cute è ancora umida (l'acqua in eccesso va tamponata). Gli anestetici comunemente utilizzati (xylocaina, marcaina ecc.) vanno evitati, mentre le lozioni o le creme, contenenti mentolo dallo 0,125% allo 0,25%, possono risultare efficaci. L'esposizione della cute ai raggi ultravioletti B e la somministrazione orale di colestiramina possono essere efficaci nell'uremia, nella colestasi e, a volte, nei casi a diagnosi sconosciuta. I corticosteroidi topici raramente possono alleviare il prurito generalizzato (in assenza di dermatite), ma occasionalmente possono essere utili nella cute secca senile, soprattutto in associazione con lubrificanti.
Se un farmaco viene escluso come causa di prurito, può essere usata l'idrossizina (da 10 a 50 mg PO q 4 h al bisogno) o, in casi di maggiore gravità, si consigliano dosi minime e crescenti di trimeprazina oppure dell'antidepressivo doxepina. L'efficacia degli antiistaminici potrebbe essere legata al loro effetto sedativo, anche se, molto probabilmente, determinano l'instaurarsi di intollerabili effetti collaterali negli anziani. Nell'ultimo decennio, molti dei più nuovi antiistaminici con lieve azione sedativa sono diventati accessibili, inclusi l'astemizolo, la loratidina e la cetirizina. Questi farmaci sono stati utilizzati nella terapia del prurito con modesti risultati.
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